Stranger Things: suspense, cool e tanto vintage anni ’80

Stranger Things: suspense, cool e tanto vintage anni ’80

Stranger Things la serie cool e di successo di Netflix raccoglie alla fine della seconda serie l’applauso degli appassionati del genere ma anche di quelli che invece ne hanno apprezzato più che la storia gli evidenti richiami vintage agli anni ’80. Una serie vincente che omaggia in particolare la nostalgia di un decennio ricco d’emozioni sia televisivi che cinematografiche ed è a queste emozioni, che oggi definiamo vintage, che i fratelli Duffer si sono ispirati per dare vita ad una trama che coinvolge i telespettatori in modo totale e ispirato. Gli evidenti richiami ai film degli anni ’80 attuano quella operazione nostalgia, ma soprattutto vintage che è vincente e che conquista nonostante la semplicità del girato: dai Goonies ad Alien, passando per l’Esorcista e E.T molte sono le scene che richiamano i film cult del decennio citato. Anche la colonna sonora espressa nelle tipiche hits anni ’80 è decisamente retrò scelta considerando le reazioni dirette del pubblico che, considerando l’eco mediatico ottenuto a livello internazionale, ha apprezzato la preferenza. A confermare il progetto vintage di Stranger Things anche la confezione home video della serie, realizzata in un boxet a forma di videocassetta perfettamente retrò.

Stranger Things: progetto vintage nostalgico

Stranger Things  è la conferma di  come la tecnologia può essere utilizzata come uno strumento di nostalgia in grado di rievocare nel presente anni di un passato che non è poi troppo lontano. La sfida di questa serie è stata quella di rievocare gli anni ‘8o attraverso immagini, oggetti ma anche suoni e personaggi proiettandosi verso un futuro prossimo che attualizza e coinvolge e che rende il vintage attuale e appassionante.  C’è da dire che realizzare  una serie TV ambientata nel 1984 avvalendosi di tecnologie avanzate e riuscire a riprodurre la granulosità, la morbidezza visiva tipica delle produzioni del periodo non è stato facile, la missione era ardua ma è riuscita in toto. Lo stesso direttore della fotografia Tim Ives, ha spiegato in un’intervista a Engadget che è stato un lavoro duro che ha richiesto impegno e tanta professionalità:”Per filmare il passato devi proteggere in tutti i modi quello che stai cercando di mostrare agli spettatori. Abbiamo fatto dei test estremamente accurati per far sì che le nostre immagini avessero quella morbidezza e rotondità tipiche delle tonalità anni ottanta, effetto che è stato raggiunto grazie a delle ottiche Leica e delle macchine da presa che rappresentano lo stato dell’arte fra quelle disponibili attualmente”.

Stranger Things: stesse immagini sia su Tv che su smartphone

I fratelli Duffer ovviamente non hanno potuto ignorare il fatto che oggi esistono dispositivi come TV HD e smartphone per questo ogni girato doveva essere pensato per essere visto ovunque, una possibilità che contrastava con il concetto vintage nostalgico del prodotto televisivo, ma che doveva essere attualizzata all’esigenze di un futuro contemporaneo. In proposito Ives ha aggiunto:”…i fratelli Duffer sono perfettamente consapevoli delle nuove abitudini di fruizione mediale e proprio per questo la loro regia si basa su una composizione delle immagini che garantisce lo stesso impatto, a prescindere che tu stia guardando lo show su un piccolo schermo o su un pannello gigante.”

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Categorie