Uno sguardo al make-up dagli anni ’20 ad oggi

Quando si parla di bellezza femminile una delle componenti più importanti è sicuramente la cura del corpo, dei capelli e del mak-up. Il trucco del viso è considerato un mezzo per comunicare un aspetto curato, consapevolezza del proprio fascino ma talvolta anche stati d’animo. Però c’è molto altro, perché in ogni epoca e in varie parti del mondo, le diverse culture hanno fin dall’antichità utilizzato metodi e pratiche di bellezza per curare e far risaltare il corpo ed il viso per fini religiosi, o di riti ancestrali che indicavano l’appartenenza alle tribù, piuttosto che significati di potere o a fini di intrattenimento, usanza tipica attribuita al trucco delle geishe giapponesi.

Ancora oggi possiamo trovare queste forme di trucco in paesi come l’Africa e l’India dove i simbolismi legati al colore del corpo e del viso sono tutt’oggi usati, come gesto che si tramanda di generazione in generazione, quasi una carta d’identità di un popolo. L’evoluzione del make-up giunge fino ai giorni nostri, dove troviamo formule e trucchi innovativi, per formule e consistenze e un’infinita gamma di colori e texture adatti ad ogni tendenza. Ma a noi “vintage lovers” interessa in particolar modo capire quali sono stati gli step più salienti nel cambiamento tra lo stile degli anni ’20 fino a quello moderno degli anni ’90, in un sintetico ma esaustivo riassunto di queste epoche a noi care.

Anni Venti

Il 1920 si caratterizza come epoca delle Flapper girls,identificate come donne emancipate e ribelli, con un look estremamente elegante caratterizzato da un uso del fondotinta chiaro per l’incarnato, il fard rosa chiaro sfumato al centro della guancia, mentre per gli occhi si utilizzava un’ombreggiatura molto scura dal centro all’esterno. Le sopracciglia avevano un ruolo dominante ed erano caratterizzate da un allungamento verso le tempie ed un po’ verso il basso. Il rossetto rosso identificava l’aspetto ribelle e contestativo dell’epoca e veniva utilizzato rimpicciolendo la bocca con il tipico disegno a forma di cuore.

Anni Trenta

Nel 1930 grazie alle prime iniziative commerciali di Elizabeth Arden si continuò l’usanza del rossetto rosso, sebbene in tonalità più intensa e marcata con i contorni arrotondati ma più naturali, mentre l’incarnato rimaneva sempre chiaro e diafano. Le dive del cinema come Greta Garbo ispiravano le donne a raggiungere una bellezza più sofisticata. Le sopracciglia sottilissime e arcuate all’ingiù venivano definite con un tocco di olio d’oliva o vaselina per un finish lucido. Per gli occhi ancora ampio uso di ombretti scurissimi insieme all’uso della matita e del mascara.

Anni Quaranta

Gli anni ‘40 vedono protagonista uno stile più essenziale ma sempre ricercato. L’acconciatura dalla fronte alta poneva l’accento sulle sopracciglia, lasciate più folte e naturali rispetto al passato. Il viso si manteneva sui toni sfumati del rosato pallido, con l’inizio dell’uso della cipria e dei primi fondotinta. Per gli occhi si utilizzava un ombretto più chiaro e sfumato per il giorno, e l’effetto smokey/scuro per la sera completato dal mascara e ciglia finte. Per la bocca ancora rosso lucido ma con i contorni più pieni e naturali soprattutto per il labbro inferiore.

Anni Cinquanta

Ed eccoci a Audrey Hepburn, Grace Kelly e Marilyn Monroe, icone indiscusse degli anni ’50. Gli ombretti, le matita nera e il mascara diventano protagonisti del make-up degli occhi. La matita disegna il contorno dell’occhio congiungendo palpebra superiore ed inferiore per creare il famoso occhio a “cerbiatto”, dolce e audace al tempo stesso. Le sopracciglia sono folte ma definite, mentre un rosso fuoco brillante viene usato per abbinare labbra ed unghie.

Anni Sessanta

Procediamo verso i “sixties”, ovvero gli anni ’60 decennio di rottura con il passato, in un’ottica di innovazione nella tecnologia, nell’arte e nella moda femminile. La comparsa della minigonna e dei pantaloncini con l’ombelico scoperto furono una rivoluzione. I contrasti optical delle fantasie degli abiti si abbinavano alla tecnica usata dalla modella inglese Twiggy per il trucco occhi. Usava scurire leggermente la linea sopra la piega dell’occhio con un ombretto scuro, usando l’eyeliner e con lo stesso pennellino disegnava anche le ciglia inferiori e tanto mascara per un effetto di massimo ingrandimento. Facevano il loro ingresso i colori pastello per le palpebre mentre labbra e blush spaziavano dal colore rosa salmone all’arancio chiarissimo.

Anni Settanta

Le indimenticabili Charlie’s Angels ci proiettano negli anni ’70 dove il corpo comincia ad essere protagonista del wellness con diete, palestre e beauty farm, mentre nella moda lo stile hippie ed afro, zeppe e pantaloni a zampa d’elefante la fanno da padroni. Il trucco per il viso mantiene un effetto naturale con fondotinta leggeri e in alcuni casi perlati. Gli zigomi risaltano grazie ai blush di colori pesca o lampone. Gli occhi erano tracciati con l’eyeliner scuro e l’ombretto si univa nel colore tra palpebra mobile e fissa a formare il cosiddetto effetto “banana”. D’obbligo usare un ombretto chiaro sotto le sopracciglia che si usavano sia folte che sottilissime o addirittura assenti. Molto diffuso era l’uso delle ciglia finte sia superiori sia inferiori.

Anni Ottanta e Novanta

Concludiamo con gli anni ’80 e ’90. Gli anni ’80 si distinguono per l’eccesso nel colore, in primis il fucsia e i colori fluo, che richiamavano alla disco-dance in voga in quel periodo. Oro e pailettes ornavano i vestiti da sera. Il tratto distintivo sono i capelli gonfissimi e cotonati, delle vere criniere da leone. Il trucco diventa capace di trasformare totalmente aspetto e contorni. Grande uso dei fondotinta, correttori ed eyeliner, con ombretti glitter che fanno per la prima volta l’ingresso nelle palette trucco. Madonna, Cher e Grace Jones sono icone di trasgressione, al limite dell’androgino in certi casi. L’esplosione delle top model, fenomeno esploso negli “eighties”, si propaga fino agli anni ’90 dove fanno il loro ingresso i primi serial americani: Beverly Hills 90210, Melrose Place, E.RBaywatch solo per citarne alcune. I ragazzi cominciano  a sognare lo stile di vita americano.

In questo periodo il look torna ad essere più semplice e naturale, con un’attenzione alla cura ed idratazione della pelle. Gli ombretti per gli occhi tendono ai colori del beige e alle sfumature mattone/ arancio, il trucco si completa dall’immancabile mascara. Il blush segue il colore naturale delle labbra, contornate dalla matita che le definisce perfettamente.

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