Vinili e musicassette: un ritorno di note in stile vintage

Vinili e Musicassette: il vintage si veste di nuove note

Negli ultimi 30 anni la tecnologia audio è cambiata in modo decisamente rapido, in poco tempo siamo passati dalle audiocassette, poi ai CD  e al MP3 con iPod per arrivare alla musica online e alle varie app dove è possibile ascoltare successi attuali ma anche del passato. Una rivoluzione decisamente emozionale soprattutto se analizziamo il fatto che nonostante il cambiamento dovuto, spontaneo e necessario c’è oggi un ritorno al passato motivato da azioni e reazioni dichiarate sia dagli amanti della suono tradizionale analogico che dai tanti appassionati di vintage ma soprattutto da quegli artisti che hanno scelto di ridare al vinile e alle musicassette un ritorno in grande stile. Un ritorno di note che veste non solo il suono originale che abbandona per scelta tecnicismi e alterazioni, ma che da importanza anche alle copertine, alle immagini e a quel disco nero che tanti ha fatto sognare e che incuriosisce le nuove generazioni: il 33 giri non è più solo un ricordo, ma è qualcosa di concreto che ha ritrovato il suo spazio, seppur di nicchia, nel mondo delle discografia contemporanea, un mondo che ha bisogno di maggiore stabilità e credibilità e che ha puntato per riemergere su un passato socialmente apprezzato .

Vinili, un ritorno internazionale accolto con entusiasmo

I ritorno del vinile e delle musicassette sul mercato è confermato anche dai numeri: sia gli artisti internazionali che le grandi catene di negozi d’elettrodomestici hanno scelto di dedicare un ampio spazio a questo particolare settore discografico decisamente vintage. Attualmente il 5% delle vendite discografiche in Italia e il 10 in Usa sono rappresentate dai 33 giri, un giro d’affari che non è da sottovalutare e che si fa sempre più spazio in un mercato caratterizzato dal digitale che in alcuni casi espropria i suoni dalla sua originalità. C’è da dire che il genere musicale maggiormente toccato da questa tendenza retrò è soprattutto la musica rock, i cui dischi vengono considerati delle opere uniche divenendo nel giro di pochi anni dei pezzi esclusivi da collezione. In sintesi il vinile è anche considerato un opera d’arte, qualcosa di ricercato d’aver in casa rappresentativo di star della musica internazionale del passato, ma anche contemporanee. L’analisi porta ad escludere da un contesto di nicchia come quello del vinile  la musica commerciale questo sia per motivi tecnici che sonori, non a caso dai 33 giri riemergono aspetti fondamentali tipici della musica del passato. Nel vinile le sfumature dei suoni ci sono tutte, non è necessario comprimere o adattare la musica come succede nel digitale, è fondamentale restituire all’ascoltatore l’essenza del suono in tutte le sue sfaccettature anche quelle più grezze. I vinili più venduti negli ultimi anni? Nel 2016 David Bowie – Blackstar è stato il 33 giri più ricercato grazie anche alla sua interessante grafica; molto interessante Adele-25 che è stato prodotto dalla Columbia anche in versione vinile a 180 grammi; tra i dischi decisamente più nostalgici c’è l’album dei Beatles SGT. PEPPER’S LONELY HEARTS CLUB BAND nella riedizione del 1976 che riproduce alla perfezione il disco originale sia nelle immagini che nei testi delle canzoni.

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