Pantone 2018, l’Ultra Violet must color vintage

Pantone 2018, l’Ultra Violet must color vintage

Pantone è l’autorità mondiale sul colore, un ruolo che ha conquistato a partire dalla classificazione che ha inventato per catalogarlo, le sue scelte influenzano sia la moda che l’art design e non solo. L’istituto ogni anno annuncia quale sarà il colore di tendenza, quello che esprimerà la sua massima intensità in ogni settore: dalle sfilate delle grandi case di moda all’arredamento passando per il make up. Ultra Violet è la tonalità dell’anno, il 2018 sarà segnato da una cromatura intensa, provocante ma anche riflessiva e nello stesso tempo originale e appassionante in grado di conquistare, grazie alla sua allure misteriosa, un pubblico attento e a tratti ostile e scettico. Ultra violet è un colore che incanta, che ispira il cosmo con la sua vastità stellare, ma soprattutto è versatile e riscopre quella ricerca personale d’andare al di là di un mondo futuro, ma anche passato. E’ in questo contesto che l’ultra violet si sposa con il vintage donando colore e luce allo stesso tempo ad oggetti singolari di manifattura retrò. Pantone ha legittimato l’uso dell’ultra violet nel mondo del vintage, in quell’universo che si rifa a decenni appena trascorsi e che si integra perfettamente con ambienti del passato originali ma anche riprodotti. Da qui il proliferare d’oggetti della rinnovata tonalità di viola, oggetti d’arredamento che donano quel tocco di diversità in ambienti perfettamente allestiti in cromature basiche che richiedono per emergere il colore, un colore a tratti che illumina e che rende lo spazio decisamente esclusivo: niente è trend, nel 2018, come l’ultra violet.

Pantone 2018: dalle popstar del passato ai giorni nostri l’ultra violet conquista il mercato

Per Lee Eisenman direttore esecutivo del Pantone Color Institute l’ultra Violet è il colore che celebra il futuro ispirando serenità, ma ricorda anche i grandi del passato come popstar come Prince, David Bowie e Jimi Hendrix che lo hanno scelto per apparire nei loro spettacoli, lo hanno indossato nonostante la “maledizione del viola” che affligge i personaggi dello spettacolo. Una cromatura facilmente abbinabile legata anche a determinanti eventi storici: “Il viola è un colore complesso. E noi viviamo un’epoca complessa. Questo colore storicamente è associato a opere d’ingegno e pensieri visionari. È intrigante, affascinante, magico”. Eisenman ha anche spiegato che la scelta è caduta sul viola soprattutto perché è il risultato di due tinte opposte: il rosso e il blue, un risultato apprezzabile che fa pensare alla possibilità che anche nel mondo fazioni diverse possono raggiungere insieme esiti sorprendenti. Pantone è riuscito di nuovo a stupire, le aspettative degli addetti ai lavori puntavano alle tonalità del giallo e invece l’istituto nonostante le critiche e i commenti ha saputo innovarsi e sorprendere scegliendo il viola e tutte le sue tonalità annesse, lo ha piazzato in un contesto reale integrandolo perfettamente con le richieste del mercato. Il mondo vintage i suoi appassionati non possono far altro che sfruttare la tonalià 2018 a proprio favore proiettandola in un passato astratto per alcuni versi e concreto per altri.

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