Flapper girls icone di una emancipazione femminile chic: le nuove brave ragazze!

Spigliate, giovani e decisamente emancipate per l’epoca a cui fanno riferimento le Flapper Girls sono il simbolo di una prima emancipazione femminile che si esprime intorno al 1920 ma che ha origine d’alcuni movimenti della fine del secolo diciannovesimo.

Flapper girls icone di una emancipazione femminile chic: le nuove “brave ragazze” conquistano l’europa e non solo.

Spigliate, giovani e decisamente emancipate per l’epoca a cui fanno riferimento le Flapper Girls sono il simbolo di una prima emancipazione femminile che si esprime intorno al 1920 ma che ha origine d’alcuni movimenti della fine del secolo diciannovesimo. Le Flapper hanno fatto la loro prima comparsa nel mondo anglosassone per poi contagiare anche gli altri paesi europei, il loro modo d’essere e apparire ha rivoluzionato il concetto di “brava ragazza” condiviso fino a quel momento e ha dato vita ad un nuovo mondo diversamente femminile. Gonne corte e capelli a caschetto definiscono  l’outfit Flapper, amano il jazz e ostentano il proprio disprezzo nei confronti di tutto ciò che per l’epoca non è adatto ad una signora: trucco eccessivo, ma anche la passione per l’alcool e fumare in pubblico sono tutti elementi che hanno fatto delle Flapper girls delle vere icone del tempo, troppo spesso mal giudicate ma anche molto amate negli anni successivi. Molte le flapper passate alla storia che hanno ignorato le buone maniere dell’epoca rivendicando il proprio diritto di scegliere come apparire, vivere e pensare: da Joan Crawford a Louise Boroks vere e proprie dive che hanno segnato il cambiamento non solo di un pensiero ma di un vero modo d’essere.

Il movimento femminista: dalle sufraggette alle battaglie per la conquista delle pari opportunità

Del resto l’emancipazione femminile è iniziata ufficialmente alla fine del 1800 e si può dividere in alcuni momenti storici principali che vedono l’affermazione di tre generazioni di donne con caratteristiche e determinazione diverse ma con l’unico scopo d’assicurare la libertà e il libero arbitrio femminile, scevro da imposizioni e pregiudizi comuni. Le “Sufraggette” sono le prime donne che hanno lottato per ottenere il diritto al voto, diritto per molto tempo esclusivo degli uomini e a cui è stato riconosciuto d’aver dato vita al femminismo nella sua concretezza sociale. Il secondo momento storico importante per il movimento femminista risale agli anni ’60 quando negli Stati Uniti le donne cominciano a conquistare posti di rilievo dal punto di vista professionale ed è anche per questo che la parità dei diritti fra i due sessi comincia a diventare una vera esigenza; inoltre si  parla di sessualità, di stupro e violenza domestica, di diritti riproduttivi: aborto e divorzio sono i capisaldi della lotta rosa del tempo. Infine negli anni ’90 il movimento femminista si affaccia a nuove conquiste: le donne chiedono il riconoscimento delle pari opportunità in ogni campo ma in particolare nel mondo del lavoro dove il divario salariale tra i due sessi è ancora troppo evidente. Oggi il mondo femminile ha vinto tantissime battaglie, ha conquistato merito e onori che gli aspettano di diritto ma nonostante tutto esistono ancora tantissime società dove la donna è maltrattata e dove, in particolare ancora non le viene riconosciuto il rispetto e la dignità umana: insomma c’è ancora molto da fare!

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