La gonna resta da sempre un capo d’abbigliamento molto apprezzato dalle donne, simbolo di femminilità e seduzione. Ma la gonna è una signora che non dimostra la sua età, infatti la indossiamo da 7 mila anni. All’inizio non c’era differenza tra uomini e donne, fu il primo indumento indossato per ripararsi dal freddo. Con l’evoluzione della gonna, abbiamo piena testimonianza di come dalla “notte dei tempi”, sia cambiata la società, di come l’uomo si sia evoluto, fino ad arrivare al nostro presente.

Al tempo degli egizi, la gonna era indossata da entrambe i sessi, era in tessuto di lino e la lunghezza dell’orlo ne determinava il rango sociale. Per il popolo, la gonna era corta e aderente, mentre per i faraoni, era lunga, morbida e con dei ricami. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la gonna fu sostituita dalla tunica fino all’Alto Medioevo. Inizia pian piano ad installarsi il seme del cambiamento, le donne, il clero e gli imperatori, continuano a portare le tuniche, mentre gli uomini iniziano a portare i pantaloni, frutto di una contaminazione dei barbari, che li indossavano già, molto più pratici per la vita militare.

Dal 1500 in poi la distinzione tra indumenti femminili e maschili diventa sempre più netta. Nel 1600, la lunghezza della gonna e la scelta dei tessuti, rimarca il rango di appartenenza. Dal 1700 alla Corte di Francia e a quella che sarà poi la Rivoluzione Francese, in poi nasce la gonna, così come la conosciamo oggi. Nel 1800, nell’Epoca Vittoriana, la gonna si trasforma nei volumi. Nascono i modelli definiti a mongolfiera, per sostenere l’enorme struttura, compare la crinolina, ovvero il sottogonna in metallo a forma di gabbia. Questo tipo di gonna sarà indossato da tutte, indipendentemente dal rango.

Nel 1900, è il secolo più rivoluzionario di questo indumento. Spinto anche dal nascente movimento femminista, cambiano gli stili, che diventano più semplici e l’orlo per tutto il ‘900 cambia in base ai decenni. Negli anni’20, le donne imponevano la necessità di indossare dei capi d’abbigliamento comodi, a questo bisogno rispose Coco Chanel, realizzando un completo in jersey, composta da gonna plissettata, con l’orlo fino al ginocchio e cardigan. Nel Dopoguerra e per tutti gli anni ’50 l’orlo della gonna si allunga ed è possibile scegliere tra due varianti la gonna a tubino o la gonna a campana più ampia e voluminosa. Negli anni’60 la gonna più che mai diventa uno dei simboli del femminismo, Mary Quant lancia la minigonna, fu un vero successo. Ma la fine degli anni’60 e per tutti i ’70, fu il decennio degli Hippy, con la necessità di avvicinarsi alla natura. In questo particolare decennio c’è chi si orienta verso la minigonna e chi sceglie di indossare un modello lungo a linea morbida. Dagli anni’70 in poi la moda propone un’enorme quantità di stile, talvolta guardando anche al passato.

La storia della gonna, ci dimostra il percorso dell’emancipazione della donna come si è evoluto e come la moda è una fedele alleata, nel nostro percorso di cambiamento.

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